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Come spiegare la morte di un animale domestico ai bambini

Può essere difficile immaginare il dolore provocato dalla morte di un animale amato se non se ne ha mai avuto uno. Per molti è una perdita paragonabile a quella di un familiare o di un carissimo amico, un’esperienza tragica che può mettere a dura prova persino gli adulti. Non sorprende, pertanto, che anche ai più piccoli la scomparsa di un animale domestico possa lasciare un profondo vuoto, reso ancora più insormontabile dal non sapere cosa sia successo al loro amico peloso.

Spetta ai genitori trovare un modo di spiegare ai bambini perché non possono più giocare con il loro amato cagnolino o perché, quando chiamano il nome del loro gatto, non sentono più un felice miagolio in risposta. Spesso si sceglie di spiegare la morte di un animale attraverso eufemismi che, pur essendo chiari agli adulti, possono confondere i più piccoli:

“Briciola non c’è più.”

“Ma dov’è andata?” si domanderà subito un bambino.

Proprio per questo motivo gli psicologi, come la dottoressa Gloria Borromeo, consigliano di collocare l’animale domestico in un aldilà, che può variare in base ai valori di ogni famiglia, ma che è importante rimanga un luogo di fantasia e non fisico. Soprattutto, però, è importante lasciare che il bambino esprima i propri sentimenti, che possa affrontare questo difficile momento senza paletti o rimproveri per le complesse emozioni che prova.

Attività per affrontare la morte di un animale domestico

Il gioco è uno strumento molto utile per affrontare dei momenti difficili durante l’infanzia, perché permette al bambino di distrarsi e di sfogarsi liberamente in un modo sano e creativo. Perciò vogliamo proporvi alcune attività che possono aiutare i bambini a elaborare il lutto di un animale domestico.

Scrivere una lettera: se il bambino ha già un’età in cui è in grado di scrivere può essere molto utile comporre una letterina in cui raccontare i tanti momenti felici trascorsi col proprio amico a quattro zampe, ringraziandolo per il suo affetto e salutandolo per l’ultima volta.

Disegnare un ritratto: un’attività adatta a ogni età è disegnare un ritratto dell’animale, magari insieme alla famiglia, da appendere poi a una parete, per ricordarlo in un momento di felicità.

Ricordi: un’idea che non richiede materiali ed è adatta a tutte le età è organizzare un momento di raccoglimento in cui ogni membro della famiglia può condividere un bel ricordo del peloso che è venuto a mancare, creando così anche l’occasione per spiegare la sua morte al bambino.

Letture per raccontare la morte di un animale domestico

Un ultimo sostegno per spiegare la morte a un bambino viene sempre dai libri. Colmi di metafore in grado di aiutare i più piccoli a comprendere il lutto di un animale, i libri illustrati possono essere di grandissimo aiuto e spesso più efficaci delle parole, per permettere ai più piccoli di elaborare questa perdita così dolorosa.

Oltre l’arcobaleno: i genitori di Anita le hanno detto che il suo gatto Ottone non c’è più. Ma Anita non capisce. Cosa vuol dire che Ottone non c’è più? Si è perso? O forse ha trovato una nuova famiglia? Grazie a piccoli gesti e dolci parole, mamma e papà aiutano la piccola Anita a capire che Ottone, anche se non è più con loro, è con loro in ogni momento, e che l’affetto reciproco è così forte da riuscire ad andare oltre l’arcobaleno. Un libro illustrato dedicato a tutti coloro che hanno perso la compagnia dei loro animali, per far capire che, anche se questi hanno attraversato il ponte dell’arcobaleno, restano sempre al loro fianco.

Comunque scegliate di guidare i bambini attraverso questo triste evento, resta importante tenerne a mente il benessere, senza mai sminuire le emozioni causate dalla scomparsa del loro compagno di giochi. Nel caso fosse necessario, infine, non esitate a rivolgervi a dei professionisti, come la dottoressa Elisa Silvia Colombo e la dottoressa Gloria Borromeo, dai cui preziosi consigli abbiamo tratto ispirazione per questo articolo.